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Albergo Ristoranti

Il bar della biblioteca

Al terzo piano, il bar prolunga la prospettiva colonnata della Lobby. Vive e cambia luce dalla mattina alla sera.
Ci si ferma il tempo di fare colazione, prendere una pausa, aspettare un appuntamento, lavorare in un’atmosfera accogliente… Le boiseries, i libri e il pianoforte creano un’atmosfera calda e avvolgente e donano un senso di libertà e leggerezza a colui vi si installa. Omaggio all’arte della tipografia che ha avuto origine a Venezia, una biblioteca corredata di oltre quattromila volumi, è stata immaginata con maestria per arricchire la mente con i suoi saperi e suscitare la curiosità verso nuove letture. L’affresco sul soffitto dell’artista Simon Buret apre l’immaginazione per immergersi in un nuovo viaggio.

ORARI DI APERTURA
Aperto tutti i giorni dalle ore 17:30 all’00:30

  • 03 Bar a cocktail Nolinski Venezia Hotel de luxe

Jérémy Bacquet

Dopo una carriera nelle scuole alberghiere parigine, Jérémy Bacquet è diventato miglior apprendista barman di Francia nel 2016. La sua carriera di atleta di alto livello lo ha educato al gusto della sfida e alla ricerca del senso estetico. Nel 2019 è diventato Head of Bar del Brach Paris, poi di Nolinski Paris nel 2020 e successivamente di Sinner Paris nel 2021. Forte di queste esperienze, Jérémy Bacquet è ora Bar Creation Director del Gruppo Evok e immagina la carta dei cocktail per tutti i loro hotel. Jérémy crea un menu di cocktail e analcolici che riflette il suo know-how e la sua creatività sviluppati attraverso i vari viaggi.

Simon Buret

Qui i ricci di mare sono stelle
Un affresco di Simon Buret

Invitato dagli architetti d’interni Le Coadic & Scotto, Simon Buret ha avuto carta bianca per impreziosire il soffitto del Bar Nolinski Venezia. Ricevuta solo indicazione di rappresentare un mondo marino, ha avuto grande libertà, immergendosi per quasi tre settimane nel mondo selvaggio di un hotel vuoto e ancora in costruzione, ove ha immaginato un affresco onirico in tre parti. Poiché la tela è monumentale ed ha un’estensione di 40 m2, Simon Buret ha dovuto tener conto del luogo in cui dipinge, facendolo sul posto, stando per terra, a quattro zampe, protetto dai maestosi dieci metri di altezza dell’ex Borsa Valori e sotto le luci cangianti del giorno e della notte. Per tuffarsi nel blu, la scrittura artistica si poggia su di un terreno solido. Le asperità del cemento creano incidenti sulla tela con cui il pittore ha giocato, accentuandoli. In questo modo, oltre all’anelito artistico, la tela ha anche qualcosa del luogo in cui si trova. Ora non resta che immaginare un mondo alla rovescia…